Green Economy

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Come cambia il mercato in funzione di un consumatore più sensibile all'ambiente.

Global Spread

L’eccessivo mutamento climatico a cui stiamo assistendo e le terribili conseguenze ad esso connesso hanno portato nel tempo alla consapevolezza dell’impatto che le nostre azioni hanno sul pianeta.

Secondo l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il 2019 è stato uno degli anni più caldi dal 1961 in quanto si è registrato un aumento della temperatura media di +1.56°C.

In base al ​rapporto del 2017 dell’ISPRA sui rifiuti urbani​ solo in Italia  ne sono stati prodotti circa 30 milioni di tonnellate, mentre sono state 135 milioni le tonnellate di rifiuti industriali classificati come speciali, i rifiuti solidi urbani rappresentano il 12% delle emissioni mondiali di metano e il 5% della produzione totale di gas serra.

La gestione dei rifiuti è una delle voci di costo più pesanti nei bilanci delle Amministrazioni Pubbliche e continua a crescere con l’aumentare della popolazione, infatti secondo la Banca Mondiale, lo smaltimento dei rifiuti urbani attualmente costa alle comunità circa 205 miliardi di dollari ogni anno.

Viviamo in un sistema che va salvaguardato e che richiede di essere più attenti e rispettosi dell’ambiente in cui viviamo. 

Questa a nuova consapevolezza sulle problematiche ambientali ha portato sia i consumatori che le aziende produttrici a intraprendere una strada orientata ad un futuro più sostenibile ciò ha contribuito ad un aumento della domanda e del fatturato green che secondo l’Eurostat in Europa è arrivato a quota 700 miliardi, a ciò si aggiunge anche un aumento dell’occupazione sostenibile.

Imprese eco-friendly

Le imprese possono usufruire di fondi statali, agevolazioni fiscali e incentivi atti a sviluppare il proprio business in questo settore imprenditoriale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha incentivato progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’Economia sostenibile, stanziando fondi per più di 200 milioni di euro, con la finalità di promuovere la conversione delle attività produttive verso un nuovo modello di business in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo.

Secondo il Ministero dell’Ambiente se venissero adottate le giuste misure e strategie sarebbe possibile prevenire gli sprechi, riutilizzare i rifiuti tramite una progettazione ad hoc permettendo alle imprese di generare risparmi fino a 604 miliardi di euro ossia l’8% del fatturato annuo.

Per una azienda eco-friendly è fondamentale la creazione di una supply chain sostenibile in tutti i suoi processi. Per facilitare questo sviluppo è possibile analizzare la propria carbon footprint, al fine di quantificare il proprio impatto ambientale, ottimizzare i processi tenendo sotto controllo i propri valori.

Un esempio concreto di business totalmente green

La Orange Fiber S.r.l è una PMI con sede a Catania fondata nel 2014 da Adriana Santacito ed Enrica Arena, una delle prime imprese al mondo ad aver creato un tessuto di qualità partendo dagli scarti degli agrumi, il prodotto si presenta come un’alternativa sostenibile alla seta ed è attualmente un marchio registrato.

Durante questo processo, viene ricavato circa il 60% di ciò che viene definito “pastazzo”,  un sottoprodotto normalmente destinato a diventare rifiuto. In questo modo l’azienda riesce a recuperare oltre la metà del valore di un’arancia che altrimenti avrebbe perso: in termini di quantità, il sottoprodotto supera le 700.000 tonnellate.

Queste realtà sono ancora nuove e stanno iniziando ad affermarsi negli ultimi anni, è necessario investire sul green marketing e creare una propria brand identity che tenga in considerazione l’aspetto sociale, ambientale in quanto il mercato sta virando in questa direzione e i consumatori sono sempre più disposti a pagare cifre elevate per prodotti che siano sostenibili e rispettosi per l’ambiente.

Per green marketing si intende una tipologia di marketing che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti e servizi che hanno un minimo impatto sull’ambiente anche attraverso un tipo di comunicazione che sia in grado di esaltare gli sforzi fatti dall’azienda e aumentare la propria credibilità dal punto di vista etico e sociale.

Negare un investimento in questa direzione potrebbe comportare un danno d’immagine e quindi l’esclusione dal giro d’affari.

Diego Lima

Studente Ingegneria III Triennale

Stefano Ruello

Studente Economia I Magistrale

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